PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/12/2014
Nelle fitte trame dei cipressi
desideri si costringono in pensieri
ieri; come torna vano
il tuo nome,
quasi fosti la gemma d'un ramo
un lapillo che si sognava incendio
e che l'autunno greve
or soffoca troppo lentamente
Piovono le nuvole sui campi
e l'odor di pianto non dà scampo
nell'aria s'è sparso
quel sentore di caducità,
la bellezza
d'un fiore ritardatario
che presto il tempo estinguerà
Qua i passeri, dispersi,
depressi tra l'erba dei prati
cantano inni alla divinità;
al mio riposo giungono più piano
assolvendo a una preghiera
che mai pronunciai
Sulla pietra mia ci sta un fiore
d'oleandro, bianco,
per ricordare ad ogni sguardo:
la vita è un tempo mortale
Tu che passi e guardi
puoi lasciarmi un canto,
una poesia
che la pioggia inciderà
nel mio freddo sonno di marmo,
la leggerà un corvo
per placare la mia solitudine
Al corvo devo l'esistenza
la visione di una vita,
quel sogno reale della realtà
mi svelò la verità
che il dio muto vive di una parola
rinchiusa nell'anima;
al corvo devo la sapienza
m'insegnava come l'uom s'eterna
forte della conoscenza
Devo l'esistenza al corvo
che sul mio inverno
raccoglie quest'ultimo soffio:
Fui chi fui e feci ciò che feci
il solo rimpianto
l'averci messo tanto;
ricordo l'uomo e non il poeta,
il passato è un sogno, ora
a chi è viva presenza
chiedo una parola
da raccontare alla lunga sera,
poi sarà il silenzio
a tornare per riprenderla

.A.G.
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Gradita perché gradevole! Un abbraccio forte alla tua volontà di continuare il tuo lungo e lungimirante percorso, GaudenzioI! Sir Morris

il 13/12/2014 alle 15:52
Jul

molto triste, ma luminosa nel bianco splendore di un sasso e di un fiore. Molto vera nella saggezza folle del precario passaggio sulla terra. Il riferimento ai corvi mi riporta a Poe ma la tua versione è personalissima e coerente con la tua poetica malinconica e lungimirante. Un caro saluto, Giulia

il 13/12/2014 alle 17:03

grazie maurizio, un buon proseguimento anche a te, andrea

il 13/12/2014 alle 17:06

T ringrazio cara giulia, il riferimento ai corvi è un grazie a questo animale, in cui sin dagli inizi del mio scrivere ho posto il simbolo di quello che è la poesia: conoscenza, vita, morte, libertà anima in fine per riassumere esistenza....la mia malinconia(questo lo scrivo più x un discorso generale che per diretto riferimento al tuo commento) sicuramente è ciò che fa leva sui miei testi è il più delle volte li caratterizza, tuttavia nel mio intento non vuole essere distruttiva ma semplicemente un modo per chiarire le cose al fine di andare oltre...nuovamente grazie, un abbraccio, andrea

il 13/12/2014 alle 17:11

.....è da molto tempo che non rubavo dei versi....ma favolosamente ho letto : "... poi sarà il silenzio a tornare per riprenderla...." tu sai dove li ho messi...; un abbraccio, rom.

il 13/12/2014 alle 22:43

Mi inchino a questi versi che mi fanno vibrare il cuore. Nonostante il titolo sia funebre, leggo un profondo senso della vita, quasi un inno a lei rivolto nel volare di quei corvi dalle valenze così alte!! Bravissimo!! Un abbraccio Giovanna

il 15/12/2014 alle 00:22

grazie dell'apprezzamento caro rom, un abbraccione, andrea

il 15/12/2014 alle 00:43

si esattamente, vivere la vita che si ha, viverne l'ignoto per renderlo noto, trovare il perchè di un mistero, con la poesia, con qualunque cosa l'animo senta di realizzarsi...grazie della comprensione, ti abbraccio cara giovanna, andrea

il 15/12/2014 alle 00:44

Fuggirà l tempo ma GA voi siete verso e delicato so posa veloce un corvo zampetta ma e è breve il passaggio corre e scompare in un attimo un inchino al poeta amico nonché abbraccio cate

il 15/12/2014 alle 14:33

grazie cara cate, andrea

il 16/12/2014 alle 23:52