PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/12/2014
aspettare che questa burrasca si plachi,
come fossi marinaio o pescatore che da questo mare
trae ogni sostentamento,
accetto che lui, che tanto mi da,
a volte esiga di imperversare
che pare volere distruggere tutto e tutti
nulla si salva dai sui flutti che scavalcano scogli
e spiagge, ed arrivano a lambire le case
che nemmeno quelle sembra siano in salvo,
nulla lo è quando egli prende il suo tributo
nulla è sicuro, solo la certezza che passerà
che è necessario salvarsi
per potere vederne l'arrivo di quelle burrasche.

ci saranno dopo relitti sulle scogliere sparpagliati
magari sarò io stesso naufrago di quei giorni
e in una battigia segnata da carcasse e da rottami
da tutto quello che è venuto su con le onde del maestrale,
con la bonaccia, poi, ogni cosa sarà usata per ricostruire
per rimettere ordine in questo anfratto giacchè
la dove il fortunale ha colpito più duro
lì ci sono i luoghi più belli, l'approdo più saldo,
e l’amaricante rimpianto sciaborda sul bagnaciuga dei ricordi.

la mareggiata lascerà che sia di nuovo alba
che sia un nuovo giorno e nuova luce,
che sia di nuovo attesa e ancora parole
e che le une e le altre s’addensino in emozioni
ed io lascerò e che queste pulsino
sino a fare male sino a fare vivere, sino a trasalire
scoprendo se ho ancora dentro la voglia
di resistere alla prossima burrasca
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Bella .. nel finale! Bravo ! Sir

il 12/12/2014 alle 10:42

Bella e burrascosa poesia , ma il domani lascia il posto alla rigenerazione nonostante tutto ,salutone capo

il 12/12/2014 alle 19:53

....questo è un Canto a Forza 9 !!.....; un abbraccio all' amico zordoz, rom.

il 12/12/2014 alle 23:37

Molto bella, una metafora della vita coinvolgente ed emozionante. Lodevole la chiusa!! Giovanna

il 13/12/2014 alle 01:08
Jul

Burrasche e tempeste travolgono le nostre vite. Non ne usciamo mai indenni ma con un pizzico di saggezza ed un briciolo di fortuna, possiamo ricostruire sulle nostre macerie. Molto piaciuta e condivisa. Ciao Sergio

il 14/12/2014 alle 18:39

il mare, padre dolce e severo...violento nelle sue tempeste che s'aprono ad un nuovo inizio, lo sconvolgimento prima della rinascita...una poesia intensa, con la tua solita e solida capacità descrittiva sia interiore che figurativa...come i quadri di Turner palesi la piccolezza dell'uomo e la sua dipendenza eppure la sua forza e ripresa...tra le tue più belle sergio, complimenti, un caro abbraccio, spero che su le tue spiagge passi ora una brezza e che la campana non suoni a vuoto...andrea^^

il 15/12/2014 alle 01:09

Testo poetico-narrativo, carico di emozioni come nella vita.

il 15/12/2014 alle 20:53

Molto bella: espressiva, emblematica, interessante.,

il 07/01/2015 alle 11:37

Ringrazio tutti i poeti di Ph, per la benevolenza con cui accolgono i miei versi. Sergio

il 07/01/2015 alle 13:44

Rebel, il naufragio per essere credibile deve essere totale, senza ritorno e senza speranza, altrimenti è un'altra cosa, magari una gita a sorpresa.., naufrago è colui che ha solo se stesso, se poi come Crusoe, riesce con i relitti a costruirsi una vita altra non è meno naufrago, di chi in quel bagnasciuga ha lascito ogni cosa....Non lo so se sono romantico, ma certo sono perseverante. sErgio

il 29/01/2015 alle 14:16

La burrasca c'è, Gail, imperversa atterrisce e schianta, senza dubbio, nemmeno il tempo si salva pure lui è naufrago nel fortunale; l'unico rimpianto che può avere uno scampato dai flutti è quello di averlo intrapreso quel viaggio o di trovarsi proprio lì dove i marosi più forte si sono abbattuti, ma se non avrà quel rimpianto in quel bagnasciuga oltre che i relitti troverà forse il coraggio di affrontarne altre di burrasche......."...onda su onda il mare mi ha portato qua"

il 29/01/2015 alle 14:29

Emozionante lirica.

il 22/02/2015 alle 09:03

Grazie Elisa* per l'apprezzamento. sergio

il 23/02/2015 alle 05:57

una bella, dolce ed amara poesia, bravo

il 07/03/2015 alle 00:12

una bella, dolce ed amara poesia, bravo

il 07/03/2015 alle 00:12

Dolce ed amara proprio come devono essere i versi .. Grazie Sergio

il 07/03/2015 alle 13:54

Sensazioni personali che arrivano anche qui. Presso il mare, realmente e metaforicamente, si vive quello che non si vive altrove ...e il mare è simbolo di mille vite, di infiniti tentativi di sopravvivenza. Ciao Sergio. Arlette

il 13/03/2015 alle 11:13

Ulissiaca... Mi è piaciuta la strofa finale. Er

il 24/03/2015 alle 19:14

Forse ho attinto dal Robinson Crusoe, ma Odisseo resta insuperato..Grazie Er, Sergio

il 26/03/2015 alle 05:46

condivido i commenti di tutti coloro che mi hanno preceduto....."Bellissima e profonda come il mare così vivo e vero che ci hai regalato......Gabriela.

il 08/05/2015 alle 19:20