Molte volte mi sono sentito immortale,
mentre sulle spalle portavo macigni
eppure,
non smettevo di camminare,
nemmeno quando avevo i calli sotto ai piedi...
nemmeno quando mi ritrovavo da solo
emarginato,
e per fare riaffiorare in superficie la controparte da smascherare...
che in piu' frangenti mi ha portato a vomitare
dal disgusto indigesto reato mai commesso :
quello d'essere me stesso dal giorno in cui sono nato !!!
molte volte mi sono sentito in fin di vita,
mentre subivo da ogni angolazione,
ogni sorta di pressione psicologica...
ebbene, ho da sempre spiazzato chiunque
mettendomi sulla difensiva...
solo, perché quando sei col culo per terra
solitamente non c'è nessuno...
pregando, ed isolandomi dal mondo
ho ritrovato me stesso, ho reimpostato
l'avvenire,
ho resistito al marasma infernale,
e ne sono uscito quasi indenne.
forse con qualche ammaccatura...
o graffio all'anima, ma pur marginale...
molte volte mi sono sentito,
appeso ad un filo,
sopravvivevo con il respiro in sospeso,
pensavo, dicevo, facevo,
sentendomi colpevole della mia innocenza,
della mia totale trasparenza...
molte volte mi sono sentito di vivere,
come se il presente fosse tutto,
e allo stesso tempo senza aspettarmi niente.
e forse se cosi' davvero fosse,
sarebbe l'arma vincente :
del mio dire, non dire, o mentire...
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