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Pubblicata il 12/12/2002
Vorrei portarti
in paradiso
anima mia,
cessata é l'urgenza
nel letargo,
e mite......
s'insinua nella notte
il verbo.....
mio ponte di barche sullo stretto.
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flo

Caro Antonio,
molto significativa e anche deliziosa.
Complimenti anche per altre tue che ho letto tempo fa e che non ho avuto tempo di commentare.
Un saluto
Floriano

il 13/12/2002 alle 08:41

Seducente e magica immagine del cuore che si rivolge e si proietta in anima verso l'Eterno. Molto bello nella sua umana dimensione quel ponte di barche Antò!
Un caro abbraccio.
Max

il 13/12/2002 alle 10:20

Visione quasi dantesca, quella finale, e tenerissima questa invocazione all'anima per cui tu vuoi la realizzazione nella Luce d'origine.
Un abbraccio
Axel

il 13/12/2002 alle 10:32


La mia parte volatile,cioé che vuol spiccare il volo,è quì più che mai manifesta in un'estasi notturnaponte con il buon resto della vita.

grazie Floriano
ciao
Antonio

il 13/12/2002 alle 22:23


la mia parte inquieta che trova pace spesso (ma non solo) nel silenzio che è raccoglimento e preghiera serale.

Ti riabbraccio cara

Antonio

il 13/12/2002 alle 22:26


La mia miseria e la mia nobiltà che è quella dell'uomo in ricerca; di pienezza o d'una risposta sul cuore che galoppa
e sull'animo che ha sete !

Ciao amico mio
Antonio

il 13/12/2002 alle 22:31


Io ed il letargo che annula i bisogni, ed il verbo nocchiero notturno verso la completezza,adesso si costruisce il ponte
per la seconda chiamata,quella al suo cospetto.
Abbracci
Antonio

il 13/12/2002 alle 22:37