Attendo giorni migliori,
l'assist di una liana
per allontanarmi dalle nebbie
della palude,
piangono lacrime finte i caimani
per insaporire i loro banchetti.
sarai sempre preda di chi ha
denti più affilati dei tuoi.
mi rifugio sotto un arcobaleno
per entrare nel mondo degli elfi,
e rubare la magia
di un mondo invisibile,
universo parallelo
che non ha ancora perso
l'innocenza primordiale,
reinventare l'azzurro del cielo,
respirare i raggi rosati
di un solo neonato,
risentire lo stormire delle foglie
ai venti freschi d'autunno,
assaporare sulla lingua
parole nuove che ancora
dicono le cose,
senza arrossire per lo scempio
di cui sono state fatte segno.
forse è solo un sogno crudele
inventato da Dei incuranti
della fatica del vivere.
lasciatemi ancora il vizio di sognare.