slittano motivi d'edera sul viso,
a coprire nudità di un percorso
mai morto.
ti ho vista nella luce scremata delle
lampe, tra gli anelli di persone senza
passi da impostare.
socchiusa, nel tuo poncho sempre
verde, in costose falangi che cedono
ai guizzi di un bicchiere sporgente.
senza stelo, la verbena accartocciata
che ritiri nella borsa; è un pensiero
troppo vacuo, ora che la tua mano
designa i segnaposti, in quell'angolo di
vento snodato nei tuoi riccioli pungenti.
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