in un pomeriggio grigio
in cui il sole con le nubi fa litigio,
affacciata alla finestra un po’ annoiata
ho visto una tortora addormentata.
era proprio sul davanzale
accucciata in maniera abituale.
la testina sotto l’ala
con il ciuffetto come una martingala.
sembrava un batuffolo a cui batteva il cuore
batteva piano, ma con tanto ardore.
al vetro ho picchiato con tocco leggero
e lei ha mi ha guardato con occhio altero.
avevo disturbato il suo riposo
dopo voli nel cielo armonioso,
o litigi con altro uccello dispettoso
o incontri dal fare amoroso.
si è alzata, ha fatto un giretto elegante
ed è tornata all’istante,
il mio gioco ho ripetuto
e lei si è innalzata in modo risoluto.
ancora ho compiuto il mio gesto con divertimento
per vedere il suo comportamento.
ha posato su di me il suo sguardo
con ciglio a dir quasi beffardo.
con gli umani non ho nulla da fare
meglio tornare nel cielo a volare.
loro non sanno apprezzare la vita
che è fatta di niente, ma dà gioia infinita.
e’ piena di voli, di grida, di tanta magia
e mai potran godere della nostra allegria.
l’ho vista librarsi nell’aria serena
poi posarsi su un ramo e far l’altalena.
al mio pomeriggio aveva donato
un raggio di sole assai colorato.