Ed è quando mi prende
la voglia
pazzesca
mostruosa
tutta umana
di compiere naturali gesti
con la bocca:
ansimar di labbra
fibrillazione incontenibile di lingua
per il troppo, tanto bestialmente
non dato sconvolgimento di idee…
insomma…
quando non ne posso più da tempo
ed ho un normale desiderio di sfogarmi
ma son solo
al buio
con un ovattato silenzio
di ogni cosa intorno…
e sono disposto a pagare qualunque somma
pur di essere esaudito e godere pienamente…
allora è che io cerco
uno squillo.
un trillo di telefono domestico
una vibrazione cellulare
perché qualcuno mi cerchi e mi parli.
tutto qui.
meretrice della parola
sarei pronto a pagare chiunque
anche un viados del verbo
una geisha dal bon ton raffinato e culturale
di parole architettate e farcite
di filosofico amore
o anche una battona della comunicazione
una semplice bimba de stradas
che mi dica:
¿Como te pasa?
ecco il desiderio inconscio
per il quale sono disposto a sborsare qualunque cifra.
per superare
come uomo solo
un week-end comune
dai colori e tratti
di guano quotidiano.
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