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Pubblicata il 02/11/2014
Caso volle che m'innamorai della Regina Madre e Biancaneve,gelosa,assoldo' una strega perche' m'offrisse quella stessa mela che lei,in seguito,mangio' mentre il mio amore svaniva per quella donna che scoprii avida e lussuriosa.

m'innamorai di Biancaneve da quando venne al mio castello accompagnata da sette nani che mi guardarono con occhi biechi e malfidati.

non potei dirle quanto l'amavo,i nani l'accompagnavano quasi ovunque e quel quasi era dettato da limiti fisiologici.

poi incontrai la Regina Madre e vidi in lei quella donna che studiai da giovinetto e quasi da subito mi colse uno strano e imprevedibile complesso d'Edipo.

vidi in quell'altera donna la Giocasta delle mie fantasie,la Penelope delle mie notti e feci di tutto per conquistarla ignorando quanto fosse stata lei,sapiente di arti magiche e giochi di seduzione,a tendere la rete con cui mi catturo'.

biancaneve volle correre in mio aiuto appena saputa la notizia delle mie imminenti nozze ma la Signora tenebrosa assoldo',con maggiori interessi,la stessa strega che Biancaneve ingaggio' affinche' io potessi addormentarmi in un sonno profondo fino al giorno in cui sarebbe stata lei Regina di quel Regno a cui io mirai per la bellezza del paesaggio,per la cultura e i garbati modi degli abitanti.

questo e' il prologo di cio' che poi venne tramandato,questa e' la confessione di un principe poco azzurro ma col cuore intensamente rosso.
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Ottima, Arthur! Bella fiaba! Sir

il 02/11/2014 alle 23:43