serpenti di nebbie a svicolare fra strade cieche
sfolgorìo mentale con improvvise vibrazioni di sole
tra gli alberi chiusi della notte
tutto il creato immobile
col tempo che ci sferraglia in mezzo
blindato
devastazioni mielose in bocca pesta
con un tonfo sincopato cadono giù dalla luna
lo strepitìo della morte
sale e ondeggia
amianto silvestre che scompare
in occhi grassi
oltre
gli occhiali appannati.