Su di un sasso divenuto rosso e pieno di ciocche lascio le parole
per la furia messa nel carrello delle tenebre
la scelta c'entra sempre
non sei niente per me
perché non sei viva
voglio non toccarti
non sento la tua energia
non l'hai e sei condannata
è impura a zona
impura e torbida
di massa e morbida
come la chitarra che sto per abbandonare
mi attrae nulla di te
e devo eliminarla prenderne un'altra
dai secoli passati ad un amaro sempre un'altra
poi un'altra ancora
e tu tenti di trattenermi
e farmela suonare più che puoi
tiri più forte i miei capelli
lunghi quello che serve per fregarti
comincio ad amare solo le parole semplici
so che mai dimentico di usarle per i concetti più complessi
io sono davvero il lupo per la tua mente a pecora
e preferisco prenderti mentre brancoli
finché il mio spavento non mi riunisca al branco dei divergenti
e le mie zampe insistano per restare
e mentre vivere di questo mondo è uno stupro
io non ho voglia di farmi prendere da questo calore dozzinale
ed è appena giusto che tu rimanga a terra esanime
in fondo ti ho uccisa appena ti ho voluta inutilmente
e tu deciso di non lasciarmi sparire
passandomi il sasso
quello divenuto rosso e pieno di ciocche
per la furia messa nel carrello delle tenebre
l'unica cosa salva
che esigo non abbia prezzo.
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