PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/10/2014
Ombre solleticano luci alla lanterna
memorie ai profumi di bambina
odori di borotalco e latte partorienti
soffici occhi al ventre della vita.
ignaro l’essere è nido di beatitudine
assolo invaso di luci delicate
il sentire sedotto da passi sondati
gesti sussurrati dal susseguirsi delle stagioni
naufraghi cuori sommessamente stolti.
occhi serrati e bocche tacite allora
l’inquietudine avvolta s’annida sola
è solitudine, baracca divenuta casa.
occhi che non riescono a vedere occhi
anima muta che non dialoga all’anima
dolcezza inferta orfana di pace.
l’ascolto narra un dolore buio
e la magia della natura la sua voce
ha pareti di cielo lastricate di sogni
la tenerezza della caducità possente
la vita fiorita nel niente, sempre.
germogliano grazia le rose al mattino
cullano doni, tesori di sepolta armonia .
ma il cuore non stempera il vuoto
s’allea alla scrittura e non mente
scava fino a far sanguinare l’uni-verso
fino a veder danzare il palpito al passo
come pietra ardente di pentimento
dolce amplesso d’un mondo sommerso.
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La parola solitudine è ormai diffusa e ciò è meramente preoccupante! Ad ogni modo.. la bellezza della poesia lascia trasparire qualche speranza! Bellissima! Sir Morris

il 21/10/2014 alle 13:28

......Versi che trasudano di melanconia ma anche versi che inondano di bellezza la grigia esistenza quotidiana .....la speranza è là in fondo al prato .....andiamo fiduciosi e sereni a raccogliere i ciottoli più luminosi per illuminare la strada della possibilità.....; un abbraccio, rom.

il 22/10/2014 alle 23:14