Tonalità di colori lievi
in un cielo vasto.
ritocchi di fredda brezza
annunciano l’autunno
nella casualità della sera.
caduta di foglie ingiallite
e vaga angoscia
accompagnano le mie sensazioni
come umida tristezza
di giorni passati.
nell’atrio dell’invisibile
tutto è ombra
e polvere agitata,
anche il rumore annoiato
di poche foglie sollevate dal vento.
luci senza sorriso
orlano di giallo spento
la rotondità confusa
di scarse nuvole.
immondizia residuale
di stelle e di anime.
e il cuore mi duole
come un corpo estraneo.
nella coscienza chiara
di anonima insufficienza
ristagna la fatica anticipata
di ogni gesto
e la disillusione preannunciata
di tutti i sogni.
nell’orbita insensata del nulla
produco fremiti di vita
su lastricate viuzze
che un sole obliquo
indora di smorzate fobie.
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