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Pubblicata il 17/10/2014
A volte
l’amore passa.
deve estendersi
attraverso la ricerca
strana
sacra
d’un naturale e reciproco piacere
a dissolvere il mondo per un attimo
e farsi cibo per l’altro.
ou divin plateau!
così utopizzo
d’un banchetto regale,
con abat-jour soffuso
da carminio scialle di seta
atmosphère particulier, délicat…
riempita dal silenzio di bocche che si divorano.
nettare di vino
di produzione tipica e nostra.
solo per gustare ostriche
da te.
speciales de claire:
in onore dei tuoi occhi di mare e di cielo
e cirri all’orizzonte.
coglierei il frutto per riporlo
piano
nella più naturale delle valve:
piatto di singola portata, ovviamente,
per rendere a ognuna la giusta temperatura,
l’originario gusto di venerea polpa succosa
donando la gioia d’una degustazione
singolare e prolungata.
estasiante.
e per posate solamente le nostre mani.
ricercherò
non già una rara perla grigia
ma una arcana e rubizza rosa dai petali sensuali
con rugiadoso piccolo flutto
e realizzare una miscela esplosiva
di sensi e passione.
attestazione di veneramore immenso.
e gradirei che anche tu
assaggiassi di me,
sobriamente.
un sorbetto di baci
con labbra champagnate
e cin cin di bocche
per concludere e brindarci!
bon appétit, Amour!
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Ci si perde lascindosi trasportare dalle incalzanti immagini che questi tuoi versi tratteggiano, con l'intercalare nell'idioma di francois donatien... che gli conferisce quel profumo d'antan di azioni e situazioni che solo a pronunciarle già non sono più....enchantée, sergio

il 17/10/2014 alle 15:10

Scorrevole! Sir

il 17/10/2014 alle 20:18

Grazie della lettura e dei commenti, cari amici! Er

il 17/10/2014 alle 22:59