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Utente eliminato
Pubblicata il 15/10/2014
Il paesaggio del treno è sempre lo stesso
oggi ho comprato un paio di scarpe nuove
e il paesaggio è sempre lo stesso
sono i miei occhi che adesso hanno il colore della marmellata di albicocche
e lascia perdere l’innocenza
e l’infanzia da non dimenticare
tenere tutto a mente ha un prezzo troppo alto
dovresti perderti insieme a me piccola
questa vita non è mai stata in pianura
e dovresti venire con me piccola
il viandante ha scelto il suo fiore saggezza
L’ odore di strada e campagna
e non temere non cederà anche quando tutto sarà diventato impossibile
la vita che ha lasciato era terribile
non c’è più una casa dove tornare
e il paesaggio del treno è sempre uguale
sono i miei occhi che adesso sono come una ragazzina innamorata
e dovresti venire con me piccola
il capotreno è un clandestino
e su questo treno si beve il gin
una vecchietta tiene il ritmo
dovresti saperlo che buona parte del tuo passato è una menzogna
e a me il pensiero di una mamma che si sacrifica mi fa troppo incazzare
l’uomo dalla schiena dritta si riempie la bocca con la dignità della scelta
ma io so che è lì per mollare
e il suicidio è lo specchio di questo tempo
e scommetto che stanotte mi sognerai
nei miei occhi vedi la spiaggia selvaggia d’inverno
le barche capovolte e un mare minaccioso
la Calabria è come una grande coperta
e dovresti unirti a noi piccola
e lascia perdere quel burattino che ti regala le rose e ti offre da bere
non sa nemmeno lui dove sorge il suo sole o dove termina una corsa
la gente si sposa perché odia i tempi morti
ma è li che sbocciano le migliori lacrime, il divenire che scorre
e dovresti affidarti solo alla bellezza
e dovresti tornare a suonare il piano
o a raccogliere conchiglie la mattina presto in spiaggia
dovresti venire con me piccola
e poi mi parli di lavoro
e cosa vuoi che ti dica?
la scritta nel bagno della stazione diceva: il tempo alla lunga ti tradisce
e anche il grano è destinato a morire
e lo so che il mio delirare è un po’ridicolo
ma ti ho vista piangere troppe volte
e il tuo sguardo è troppo bello per una gabbia salariale
dovresti venire con me piccola
non è certo l’ultimo treno che passerà
e il paesaggio è sempre uguale
continuerà ad esserlo
saranno i tuoi occhi
i tuoi occhi piccola
sarà l’umidità che sale all’alba in spiaggia
dopo la notte di vino e taranta
o un bambino più avanti di noi tutti che conosce bene i segreti dei sensi
saranno molte cose
gli elementi e i pianeti
saranno le cicale d’estate
e lo so’, lo so’.. che non salirai su questo treno
ma va bene lo stesso piccola
il paesaggio è sempre uguale
ma sono gli occhi
gli occhi piccola
i tuoi occhi d’anima piccola
che non potranno nascondersi per sempre
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Una poesia che scorre, bello il ritmo e sapiente la parola, dalle prime due righe ho cominciato a leggerla e ho continuato sino alla fine. Non m'importa l'esperienza che certo nasconde, è bella la tua poesia, sono originali le parole e tu hai trovato gli incastri giusti. grazie

il 16/10/2014 alle 00:48

Scorre impetuosa e volutamente istruttiva! Bene! Sir

il 16/10/2014 alle 20:58

Non è una poesia, come amo dire io (perché spesso anche io non seguo la rima) è scritto dell'anima e questo è ECCEZIONALE.

il 16/10/2014 alle 21:13

ti ho letto e tornata a rileggerti......profonda , meditativa, il tuo poema mi ha intenerito l'anima e gli occhi ha inumidito.....Gabriela.

il 16/10/2014 alle 21:14

Intensa, passionale e vera.Grazie

il 16/10/2014 alle 21:28