Irriverente disagio,
ami abitare nella mia dimora.
pur rifiutandoti, ti lascio entrare,
mi faccio sopraffare.
chi mai saprà intravedere
questa traccia di te che pur c'è,
e resiste a ogni tenace tentativo
d'espatrio?
un giorno mi rifarò, lo so.
un altro assolo vorrò suonare;
un altro monologo desidererò
recitare....
al posto tuo solamente ammetterò
segno tangibile di inimmaginabili
lidi, mai liberamente sperimentati.
mai più gioia precaria,
mai più timido assenso,
che distrugge ogni lampo di certezza;
mai più catene laceranti
che squarciano spietatamente
le mie vene, ma
fiera consapevolezza,
serena convinzione,
convinta determinazione
e amore...solo amore per me stessa.
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