PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/09/2014
Operai affannati per casa
montano fittissime reti
alle mie finestre
per far da barriera
definitiva
a insetti voraci di me:
uniche bocche che mi bevevano
sangue
facendomi sentire
utile e vivo
al calar delle tenebre.
tra poco
all’imbrunire
resterò ancora più solo:
senza chi mi desti nell’oscurità chiedendo di me
che mi turbi un’alba
cantandomi
piano
note d’amore ronzanti
prima di suggere di me
facendomi fremere!
niente più carezze.
ad annientare chi mi sfiorava.
da stasera
più nulla.
chi sconvolgerà
ora
le umide mie sere estive?
chi turberà i miei sogni?
chi, svegliandomi, mi dimostrerebbe che dormivo?
disteso su gomma soffice
tra assi di legno nipponico
bara esotica
in pace con la natura
in silenzio
………..
cazzo!
mi sembrerà di morire.
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E allora togli quelle zanzariere... scherzo... L'hai descritto molto bene.. bravo!

il 29/09/2014 alle 11:06

Teneramente bella , un saluto

il 29/09/2014 alle 17:11