PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/09/2014
Un prato di fiori allevati con lo smog
con vapori al petrolio al benzene e all’hot-dog
che non è un cane ma neppure carne
è una spezia nella brodaglia amorfa del tombino
intasato da cementi e da un sassolino

Nelle piazze a discarica
qualcuno getta pure i barboni,
presso i ricordi delle statue
ratti mangiano avanzi di piccioni
e la gente cammina per le strade sotto un cielo nero
con ombrelli nella destra e i soldi nella testa
che le tasse spremeranno l’indomani
senza sole

Nelle banche gli impiegati contano i salassi
mentre teschi di cera cantano alle televisioni
anche i politici adesso si mettono a fare canzoni,
orazioni di propagande amorali
che non sanno pensare ma si fanno suggerire
da chi tira i fili dai davanzali

E i ventenni sconsolati afflitti da seghe mentali
non ricordano più nemmeno quelle manuali,
né le spremute dei loro cervelli
nelle notti alle scrivanie
nell’asma dei lumini
che li han fatti diventare ciechi
per avere un pezzo di carta da servire ai bar
da cui albeggiare
zuppi come spugne del mar
farfugliando sogni del breve passato
quando predicavano s’un futuro che non s’è presentato
mentre le madri si strappano i capelli
per un’altra sera in cui cucineranno gli spaghetti
ai mariti,
marinai scampati nuovamente
al naufragio metropolitano
in cui si pratica la mattanza agli stipendi,
oggi è tutto dimezzato

Puttani di quartiere che fan servizi a domicilio
a uomini sposati
son h-ombre omosessuali
che nel nostro paese continuano ad essere umiliati
come Gianni che hanno rinchiuso nei bagni
lasciando scritto all’entrata
– Qui i cessi sono intasati –
Bisogna sbrigarsi a tirare lo sciacquone
perché tra un’ora si deve andare a votare
per un’altra elezione che rimarrà una deiezione
di croci per uomini senza passioni

Le 8.05 incominciano le lezioni,
5 ore di istruzioni su come fermare i pensieri
e non è colpa dei professori stampati in serie
ma dei libri troppo pesanti da leggere
di tutti quei ragazzini che sputano sui marciapiedi,
che si mandano affanculo come dei sodomiti
bazzicando tra amori e fumi passivi
mentre sull’autobus si sparano col rap
e a casa fanno bang scegliendo un nuovo slang
Non è un problema generazionale
è tutta una questione di manchevolezze
di non autorevolezza mentale
così dissociata, paranoica, depressa e maniacale:
- Iniziate a studiare! Pensate al vostro futuro! -
né Ma né Sì né Ni solamente unità di:
- Vaffanculo! -

Sotto i pontili si trovano i corpi dei poeti
e i cimiteri sono valli di aborti di pensieri,
una donna al supermercato grida di volere il pane
torna a casa e il compagno la vuole pestare
e l’indebitato con la mafia, con la banca,
avrà almeno un milione da saldare
se n’è andato con i pesci a nuotare
e infine arrivano gli avvocati come avvoltoi voraci
a fare man bassa dei cadaveri umiliati,
di quei poveretti arrivati per un miracolo a fine mese
per scoprire che avranno le pensioni sospese

In queste maleserre si fan crescere i fiori storti,
gli umani son solo ricordi
e quei due che s’erano sono salvati…
si son precipitati
a colorare asfalti sfrigolanti
facendo contenti almeno i telegiornali

Et la mer(de) efface sur le sable,
les pas des amants désunis…

(2012) .A.G.
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La vita di oggi fotografata con un buon grandangolare! Bravo, Andrea!

il 27/09/2014 alle 14:00

....Andrea, la rabbia cresce....qualcosa accadrà; un abbraccio, rom.

il 27/09/2014 alle 22:17

Grazie delle vostre parole, un caro abbraccio, andrea

il 01/10/2014 alle 00:14