Con dignitosa e cristiana sofferenza, Marinella chiude la sua angosciosa poesia con il verso “così torno a credere alla bontà della vita.” Un verso che come bianco lenzuolo copre, ma non oblia, i delitti, i veleni, gli agguati, le crudeltà e le violenze che seminano croci nel cuore di tanti. Un panorama di lutti molto pubblicizzati, ma troppo spesso dimenticati. Purtroppo.
meravigliosa....nel modo di esprimere tutto intendo, non lo spettacolo umano che invece viene descritto...la tua chiusa è quel raggio di luce che illumnia tutto, non muta molto, anzi spesso definisce meglio i contorni, e anche ciò che il male sembrava nascondere si eveidenzia e la speranza, come sempre, è l'ultima a morire...ti abbraccio cara amica, andrea
Stupenda poesia!!! Il "cielo così puro.....e la sua pace" sembrano inondare di luce l'angoscia che si delinea nella prima parte ed invita a sperare che il bene, il puro, il santo potranno sempre vincere il male che sconvolge la terra. Un abbraccio Giovanna
Una grande ispirazione ti ha indotto a scrivere una delle tue migliori composizioni: Oniricamente perfetta! Complimenti vivissimi! Sir
Stupende parole nella meraviglia della persona che scrive, un saluto
a tutti voi che mi seguite sempre con affetto e amicizia il mio grazie e un abbraccio marinella
Inquietante, con un filo di luce...che rende lo spettacolo ancor fumante..bravissima!
grazie Voce, era un po' che non pubblicavi sono contenta di trovarti ancora tra noi marinella
Leggo con ritardo questo so......solo chi sa può scrivere versi cosi belli sulla vita vissuta e sul sapere, e tu sei maestra. veramente bella un saluto Aldo
..... e così torno a credere nella bontà della vita. E' davvero difficile, alcune volte, Marinella. Cerchiamo di renderla buona. Noi. Bellissima la poesia. Oggi mi è apparsa come una visione. Ti abbraccio. Lorena.