davvero intensa, dall'incipit vagheggiante che spinge la curiosità fino alla chiusa in cui ci si riapproria di una realtà, come se aveste seguito voi stessi...le intime descrizioni nella loro sfacciata e pura verità son molto belle...complimenti...ciao cosimo, andrea
Ti ritrovo in questi versi, Cosimo, quel dentro e fuori, oggettivo soggettivo, come un interminabile piano sequenza, un flashback che ad un certo punto non sai più quale sia il momento in cui sei arrivato, e se sei raccontato o stai raccontando, se stai asserendo o stai domandando....ma alla vine che importa dove e come, sei lì, come sempre a chiederti non cosa...ma come...il problema è formale....(cit). Sergio
mi è piaciuto tantissimo l'incipit : "seguiamo un'auto a caso la seguiamo fino a casa vediamo chi vi abita e come sperpera la vita" E' così quando si incontra una persona che non si conosce, si entra nel suo mondo che diviene familiare a poco a poco e dove il pensiero si incontra ma solo per poi dividersi come due sconosciuti incontratisi per caso, per il gioco del fato. C'è sempre nelle tue poesie questa rabbia dolente e soffusa fatta di disincanto e delusione. Si sente! Non so se immaginata o reale ma poco importa! Ho seguito la tua poesia , le sue parole fino a casa ma non c'era nessuno ad aprirmi la porta! Sorrido! Ciao Cosimo!