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Utente eliminato
Pubblicata il 14/09/2014
non c'è posto per un divergente
e l'aria è costretta attorno ad esso
ogni cosa conosciuta è una fazione

il pensiero unico è l'unico padrone
ed i porci da soli oramai scartano le perle

troie e finocchi di regime
imperano sul nulla
ed il conosciuto resta la soglia

il centro commerciale è l'ombelico del formicaio
il nazionalismo mi diverte
partigiani immolatisi inultilmente
assassinerebbero De Gasperi il commercialista
10 100 1000 Nassiriya
ognuno risponde all'altro rispetto a ciò che s'aspetta

ma la natura crea sempre una falla:
un divergente,

e tu che sei nella schiera
arriva schifato idiota di genere
alla fine di questa contro-bandiera.
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Visione prospettica di una mente giustamente erudita ma scettica!

il 14/09/2014 alle 11:38

Molto bella e ben scritta questa poesia di protesta contro un omologante pensiero unico che ci vuole tutti asserviti ad un unico standard di vita e di idee. Essere un "divergente" è faticoso e a tratti sconfortante ma ne vale la pena. Preservare sempre la libertà e l'unicità caro Cosimo. Noi poeti abbiamo un mandato: dar vita alla speranza di un futuro migliore! Ciao caro amico!

il 14/09/2014 alle 16:33

Cosimo io spero che questo sia solo un momento di sconforto e che alla tua volontà di smettere di scrivere non ci sia un reale seguito. Cosa significa la tua affermazione "scrivere per gli altri" ? Un Leopardi o una Emily Dickinson che non volle mai pubblicare nulla del suo lavoro secondo te scrivevano per il plauso degli altri o per loro stessi? La scrittura Cosimo è una vocazione, una particolare sensibilità. Non si può decidere d'essere altro capisci pena fare violenza a sé stessi. Lascia stare gli altri ma la questione sei tu. Davvero pensi che smettendo di scrivere non ti sentiresti orfano di una parte fondamentale al tuo modo d'essere e di sentire? Scusami ma davvero non capisco questo tipo di violenza! Il mondo non è abbastanza brutto e vivere disincantati aiuta davvero a vivere?

il 14/09/2014 alle 19:46

Cosimo inutile dirti che leggo le tue poesie perche' mi piace il genere reale delle stesse , uno scrive anche per permettere alle persone di non essere omologati e di portarle a conoscenza di cose di cui nessuno ne parla. Sai proprio oggi leggevo del pensare tutti in unica direzione e sono finito nella sperimentazione ( Overton Window ) se hai tempo valla a leggere e ti accorgerai che gli Americani sono dei maestri nella manipolazione delle masse tramite i mezzi di informazione , un salutone

il 14/09/2014 alle 22:32

.....Cosimo, non smettere.......

il 14/09/2014 alle 23:30

Quell'Addio, Cosimo è un vilipendio. Sergio

il 15/09/2014 alle 06:00

per me non ti passera il vizio di scrivere, magari per un po', ma se qualcosa hanno dimostrato i tuoi scritti, la tua arte caro cosimo, è che prima o poi il bisogno di creare lo avrai sempre...scrivere per gli altri e non per se stessi dici!?....in ogni caso che lo si faccia consciamente o meno si scrive sempre per qualcuno che non siamo noi stessi, anche coloro che lo fanno per puro senso di autocompiacimento...concordo con sergio, il vero vilipendio è il tuo addio(immotivato)...in ogni caso, qualunque sia la tua scelta, che tu legga questo o no Cosimo, per me il conoscerti, seppur in questa veste virtuale, è qualcosa d'importante, e quella che sento come amicizia, non finirà malgrado il lungo ponte del silenzio...magari un giorno ti sentirò parlare alle coscienze per risvegliarle...sempre con un abbraccio, andrea...p.s. il testo è vero e trasuda come sempre tutto la vita lo spaccio della insipienza e la volonta di cambiamento...stammi bene "coda di lupo"...

il 17/09/2014 alle 01:07

Ottima. Si scrive per noi e per chi vuole leggerci.

il 18/09/2014 alle 18:26