Dolor che penetri al petto e l’incendi
al pensier nudo d’istinto arreso
con piccoli ciocchi di piacere attendi
i baci al sorso dal bel corpo teso
commossa mente al confronto vaga
fingendosi muta in immolata fuga
medita ripresa in tremante ascesa
di cedere colpevole a più vile resa.
conturbante gemma di slegati legacci
improvvisa lava sei in sequenza Fibonacci.
ha loquace fuoco l’amor in su la notte
succoso frutto carnoso d’ umida sorte
accogliente febbricitante intesa
di complici amanti dalla pelle ubbidiente
qual amore in noi s’agita oh cielo tonante!