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Pubblicata il 25/08/2014
mi si parò innanzi,
su strada periferica
distesa violacea
di ciclamini in fiore.
dono gradito agli occhi,
al cuore meraviglia nuova
di incipiente stagione.
sguardi frettolosi,
non più atti, da vita odierna,
ad ammirare tale stravolgente bellezza,
non riposano in regali sì grandi,
non sanno godere di segni minuti,
nascosti,
che rendono vera la vita.
distratti da altre grandezze,
attratti da altro potere,
perdiamo l’eterna bellezza di un fiore,
che torna a mostrarsi,
con ritmo alternato,
che sa indossare vestito di re,
nell’umile campo,
o nel bordo di ripe scoscese,
o nelle vie segnate
dal rapido, frenetico,doloroso
transito umano.
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La vera grandezza nelle e delle cose semplici e naturali...che poi così semplici non sono, ma certo di gran lunga più belle e strabilianti delle cose umane. Bella poesia, molto apprezzata.

il 25/08/2014 alle 17:54

Meticolosa descrizione! Complimenti, Pinki! Bravissima!

il 25/08/2014 alle 21:29

Grazie, mi piace farmi coinvolgere dalla bellezza strabiliante della natura e scoprirne gli aspetti più nascosti, delicati, minimi, ma che hanno , invece, una grandezza infinita.

il 26/08/2014 alle 00:03

Bella ode per un fiore semplice e delicato

il 26/08/2014 alle 18:25

stupende parole, un incitamento a guardarci attorno anocora con stupore marinella

il 29/08/2014 alle 13:48