Così diventammo degli ottimi amici,
scambiandoci sorrisi tra i banchi di scuola
tra le cinque ora dall'infinita durata.
Più o men lieti proferivammoci parola,
con l'espressione immacolata di chi sa
che ciò non mutava animo alla giornata.
Innocente mi davi affetto cogli abbracci,
e io con la mano lisciavo i tuoi capelli
ch'assai belli profumavan d'adolescenza,
e poi gli occhi chiudevi e ti riposavi
sulle mie gambe tremanti dall'emozione.
Ma non mi pesava assai la tua assenza
né tu penavi per la mia, l'occasione era
che ci univa in un caldo abbraccio d'amicizia.
Passò così un trimestre o poco più
e il legame tra noi si rafforzò come lega d'acciaio
e liscio passò il prime mese del novello anno;
fino a quando un guaio, una fiamma
fuse la lega che ci univa forte,
mettendo fino alla mia vita quaggiù.
Fatale fu l'abbraccio che mi dasti al fine
d'una giornata assai tranquilla e felice.
Cupido lo viste e fraintese malamente,
e decise infine di lanciare un dardo
che provocò una scintilla dentro al mio cuore;
ma tardo assai ei fu, che dimenticò così
di scagliarne uno anche dentro l'anima sua.
Nacque allor un amore ch'ancora adesso,
due anni dopo, provoca in me immenso dolore
per l'indifferenza che subisco da parte tua.
Adesso ti amo, l'ho gridato a te e ai quattro venti
che lo han portato intorno al mondo, cadendo
sempre più nei lamenti d'un vuoto
che la solitudine scava nell'anima come l'acqua
erode la roccia, adesso il tuo odio m'è noto
e una moltitudine di lacrime son sgorgate giù.
Abbracci adesso non ce ne sono più, né ora
trovo il tuo sorriso e 'l tuo affetto, ma porto
sempre il tuo viso dentro al mio petto, divisi
da quest'invisibile barriera che separa
ogni giorno, ma la sera coi sogni io ti vedo
ancora accanto a me, e come una preghiera osanno
la tua bellezza."Così vicini eppur così lontani"
cantava il poeta, ma io so che un domani
il sole tornerà a splendere sù nel cielo
del mio cammino, e spero che alla mia destra
abbia miracolosamente te vicino.