tace il giorno negli ultimi
sprazzi di luce.
le cose si assopiscono stendendosi
assonnate nelle ombre della sera.
tace la frenesia del tempo
nel ritmo incalzante
di vita operosa.
tace l’umana corsa
di un andare, cieco roteare di una palla,
che scende assai rapida il declino.
il silenzio della notte
ovatta le mie orecchie.
posso ora gustare
la soavità dell’assoluto
nel battito ritmico
di un cuore che apre le porte
ad un mondo di mille pensieri,
al canto di voci passate,
ma di cui ricordi assai bene il colore,
ai sogni che proiettano
lampi di luce su un futuro
sovente dolcemente accarezzato,
all’amore che vibra le corde
dell’umano sentire.