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Pubblicata il 26/07/2014
Eppure, adesso,
al meridiano transito del sole,
io sento di vivere da millenni
qui, tra la baia e la risacca.

ho gettato in mare
ogni meccanica celeste,
ogni geometria ed equazione.

non ho più bagagli,
nessuna valigia da svuotare o riempire,
nessuna lettera da ricevere o spedire.

scalza e sgravata,
ascolto il silenzio
imparando la quiete
e la luce sulle cose.

il vocio confuso è ormai lontano:
soltanto, nell'aria,
un passaggio stridulo di gabbiano,
il fragore dolce dell'onda che
leviga i miei piedi.

eppure, adesso,
soltanto io,
e tu, immobile sull'acqua
come statua d'oro.

un uomo, laggiù,
le ginocchia al petto,
guarda immenso il mare.
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poesia metafisica....davvero penetrante, intensa è dir poco...complimenti, ciao anna, andrea^^

il 28/07/2014 alle 15:09

:-)) Fabio...così mi fai sentire davvero come il falco pellegrino..."sospesa, a mezz'aria, a mirare dall'alto..." Anna

il 31/07/2014 alle 12:33

Grazie anche a te, caro Andrea, per questo generoso e gratificante commento...:-)) Anna

il 31/07/2014 alle 12:40