PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/07/2014
gazza;terzo atto

furbescamente quanto
l'addio è a scena aperta,l'eco giunge
in fondo al palco
e tra le quinte gli altri recano in sè
solo il timbro falso
adatto ad un triste concerto.
le piume scarse
non coprono la nuda superficie
forte fischiano
per l'imprevisto i cosidetti.
si rialza l'ala
e pudicamente
inclina al petto la testa.
freme il pubblico intorno
alglobo
in attesa dello schianto.
ma dal mare morto
giunge un boato
è replica,distruzione e morte
e l'urlo infinito
che fà sbocciare l'applauso
cosi il male al fine sazio rutta
ha ingoiato intera l'offerta.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

molt bella, una descrizione vivida, tra l'altro mi rimanda ad un brano musicale non ricordo di chi intitolato appunto la gazza mi pare, e ad un ricordo più personale quando da bambino trovai nel parto una gazza con l'ala ferita, in appareza perchè dopo avrla presa e spostata in un' vialetto giaioso dove non passava nessuno ha ripreso il volo verso il tramonto, e di tutto mi rimane quella sua figura in penombra coll'amaranto eviola del cielo...stupenda poesia, grazie deiricordi risvegliati, ti abbraccio cate, andrea

il 18/07/2014 alle 11:24