PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/07/2014
È la bocca, la mia bocca,
quella che si serra in un morso
e del morso assume la forma
e tace, tace ancora una volta.
si chiudono gli occhi
a trattenere le lacrime calde.
che tu non possa mai vederle!
sentirle, toccarle con grazia
mentre solcano queste guance.
un domani spariranno.
saranno letti di fiumi aridi
come aridi i nostri cuori
mentre io già muoio
e serro la bocca,
la bocca per non urlare dolore.
che tu non possa mai sentire!
anche quando irta e vogliosa
la pelle mia cercherà la tua
riconoscendola, amandola
e del suo profumo farne casa.
non ci sarà pace per l'eterno.
un inferno lontano da te
sebbene la fame e la sete
di momenti meravigliosi
come ero io per te.
e apro la bocca
a esalare l'ultimo respiro:
non sento più il sangue dolce
e il labbro fermo.
un ultimo bacio, uno ancora.
oh, amore…
amore, ti trattengo tra le mie braccia
come la prima volta.
che tu non possa mai sapere!
quanto ti ho amato.

e quanto ti amerò ancora.

23 marzo 2013



addio © Paula Becattini
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (2 voti)

Gli addii lasciano sempre una ferita profonda dentro il cuore. Molto bella

il 11/07/2014 alle 06:55

È proprio così: una ferita profonda. Grazie Elisa...

il 11/07/2014 alle 08:06

Mi è piaciuta molto. Hai saputo trasmettere lo strappo all'anima che un addio può dare. Ciao.

il 09/08/2014 alle 12:06

Grazie, Francesco! Hai scelto un nick davvero "particolare" :) Sei un suo fan? Un caro saluto, Pau

il 17/08/2014 alle 15:53