accenderemo un mutuo per pianificare quando rincontrarci
accenderai qualche incenso per il tragitto
lo conficcherai nelle aiuole
nei sacchetti delle immondizie che spuntano dai cassonetti
negli escrementi dei cani lasciati per strada
a concimare l'asfalto e qualche filo d'erba
che spunterà labile e terribilmente forte
e tu so che vorresti fotografarlo
se solo i tuoi denti non ti tormentassero
come i tuoi quaranta senza ancora un figlio ed un amore ovattato
ti presenterai alla banca del tempo
ordinata e puntuale
vestita bene e pettinata meglio
per chiederlo quel mutuo su di te
per guardarti dentro davvero
e ricominciare sui tuoi passi così incerti
che neanche un vitello starebbe appena nato
così in piedi a stento
chissà dove sarai
in qualche fossato della gallura
sequestrata dallo sgomento
di perderti, per un lampeggio di abbaglianti
del mio calesse
accenderemo un fuoco con quello che ci daranno
tra il rogito di un coito interrotto e qualche venire meglio dell'altro
perché noi due le caramelle le mangiamo da sempre senza incarto
e non sarà un pezzo di gomma srotolato a salvarci dal nostro destino
chissà dove sarai
in qualche fossato della gallura
sequestrata dallo sgomento
di perderti, per un lampeggio di abbaglianti
della mia natura.
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