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Pubblicata il 06/12/2002
Io sono il passante
cammino svagato
lo sguardo è pendente
pensieri ho spalmato
su questo selciato
Ricordi, sentori
son rivoli lesti
che scorrono mesti
su tetti e lampioni
Rimpianti, languori
l'amore perduto
l'affitto scaduto
un cane che abbaia
rumori molesti
che marcian funesti
al ritmo di passi
che squarcian l'udito
D'inerzia mi muovo
sospinto dal vento
che in questo Dicembre
digrigna i suoi denti
Io sono il passante
di notte imbevuto
e in questo velluto
ricamo i miei sogni
fin quando stremato
m'acquieto

domato




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Bellissima, caro "passante
di notte imbevuto", belle seppur tristi le tue immagini, da "lo sguardo è pendente
pensieri ho spalmato
su questo selciato" al finale pregevole.
Complimenti!
Axel

il 06/12/2002 alle 11:09

Grazie, Axel. Una bella camminata notturna immerso nei propri pensieri, ora tristi ora quotidiani. Il passo è lesto e nervoso fino a quando il corpo cede e tutto si rilassa...A me succede...
Ciao.
Andrea.

il 06/12/2002 alle 11:19

...faccio i conti
coi miei pensieri
non ho crediti da vantare
nè doni da rivendicare
passo in silenzio senza vedere
ombra fugace
mentre la notte
non mi sta a sentire

Luigi

il 06/12/2002 alle 14:13

io sono battito
di ciglia e di cuore
lo sguardo
dal ponte
gettato
la luce spenta
all'angolo...

c'è tutto il fascino
della solitudine e della notte...
un bacione...cri

il 06/12/2002 alle 14:31

L'ho visto con i miei occhi...ma al contatto e fuggito
Era la tua poesia.
Bellissima
Pr.

il 06/12/2002 alle 15:36

Grazie, Luigi, Ero sicuro che un menestrello avrebbe apprezzato questa poesia.
Ciao.
Andrea.

il 06/12/2002 alle 16:43

son solo spiraglio
rimasto socchiuso
e vento trapassa
pensieri di vetro..

Si..la magia della solitudine e dell'adorata notte, suo simulacro....Ah potessi esser VAMPIRO ;-))
Un bacione.
Andrea.

il 06/12/2002 alle 16:46

Grazie, Principe. Chi non è stato mai il passante ? La vita stessa è passaggio..
Ciao.
Andrea.

il 06/12/2002 alle 16:52

Grazie Nero. Nella scelta del ritmo ho cercato di ricreare l'affanno di una camminata veloce e distratta di un uomo immerso nei suoi pensieri a tratti interrotti dalla stupita contemplazione della bellezza della notte. In altre parole quello sono io che cammino !! ;-)
Ciao.
Andrea.

il 06/12/2002 alle 17:40

Grazie, Massimo. Una bella camminata corroborante, na un verto punto l'energia viane meno.
Ciao.
Andrea.

il 07/12/2002 alle 19:04

Grazie, Stella...è un po' triste...come la quotidianità...
tvb
Andrea.

il 15/12/2002 alle 09:46