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Pubblicata il 15/06/2014
dicevamo che il grosso quadro al centro della stanza
era stato ristrutturato per 1000 euro
e che ne doveva valere almeno 10000.

ma noi ce la ridevamo dicendo che la buonanima dell'artista
non era certo giotto
che il santo aveva dei piedi prensili
e il bambino gli stava sulla mano in modo goffo e insensato

a fine cena, sdraiato sul divano avanti al santo
ripensavo alle critiche fatte prima, alle risate
ai piedi, al bambino, agli occhi del santo
e mi sentii incontenibilmente sporco
riconobbi quelle cosa chiamata coscienza
scoppiarmi in cosmo di pudore reverenziale
e allora capii, che non potevo smettere di guardare quel quadro
ma che non riuscivo a guardare gli occhi
che provavo vergogna e pentimento
e dispiacere
e commozione di paradisiaca dantesca brutale forza
che la potenza della creazione era riuscita nella sua stortura perfetta
a distruggermi
che era il quadro universale supremo
che il vino non centrava nulla
che ero il prescelto della sublime redenzione
per comprarlo a 10000
che a pensarci, per quei piedi
non è un cazzo
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