Tace la Cincia Mora nella fioriera
un unico ululato sull'asfalto
raffreddato da una
sperduta luce artificiale.
mezzanotte di luna nuova
un'abrasione da un soffio ventoso
e poi silenzio
note di sintetizzatori dall'ippocampo
odori di chiusi fiori.
ferormoni vaporizzati
densificano l'aria in sospensione
sbraita l'imbecille di turno
in questo magnetico notturno.
un pasticcio di ricordo
attimo senza ritorno
un ossessivo sguardo
in attesa di un inatteso squarcio.
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