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Utente eliminato
Pubblicata il 01/06/2014
ho la discrezione di una falena
che palpeggia la sua fonte di luce
ma che martella alle orecchie
(alveari di vespe e cerume)
come una spina al culo
nero e fetido
come sporche mutande impiccione
che ti dicono puzzi e fai schifo
ma ti ricordano anche che sei odore animale e sei libero

oggigiorno alterno misantropia ad eterno
odio migliore a terreno

ma è su me stesso che combino di meglio!
e biasimo tutti

finanche i piccoli figli di questo progresso involuto
dal primo vagito
saranno già disprezzo
e quest'aria li contamina
e ne potrà fare solo quasi-uomini e quasi-donne inutili all'anima
per un domani
che sarà tale con un conteggio ogni cinque minuti
e succederà senza indignazione di nessuno
che in una sola ora avrai dodici domani del cazzo

quelli che non amano
credono il tuo di amore incompleto
chi studia con criterio precostituito
crederà il tuo un capire misero
ma una cosa certa è che il loro odio
mai scintillerà come il tuo,

le mie vendette sono quotidiane
rifocillate nel vedere questa impunita omologazione
sono peggio asserviti di gatti e cani
di cui si servono
per non essere messi in discussione
da proferenti parola

incomunicabilità e solitudine subita
sono il loro prezzo
da devolvere ogni millesimo di secondo
al quieto vivere inquieto sodomizzante

sarete voi i vangeli ipocriti
che strapperò nelle telecamere

e nei tuoi occhi

che leggi questi versi
credendo che io li scriva non vedendoci.
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vedo un esser contro splendido che sfugge necessarimanete ad un club teso alla stagnazione poetica. Bene, e visto che mi trovo, grazie per il tuo occhio

il 01/06/2014 alle 13:06