dipende anche dall'entità del naufragio cara arlette, dipende dal marinaio anche...dovremmo saper rialzarci, tornare a galla e nuotare a quel nuovo lido, magari si riparte soli, ma se si vuole si arriva e costruisce...ma spesso veniamo strappati da onde che non sono d questa vita, sono di mari ben più nascosti e segreti, che ribollono nel buio dell'umano, e talvolta navigare in quei mari naufragarvi, esserne avvinti non lascia intravedere lo spiraglio di luce che dice: Vita....pensiero profondo con poche parole, complimenti, ti abbraccio, andrea^^
Scusa il doppio commento ma non potevo non citartela, non è pertinentissma al tuo testo, ma il mood di chi naufraga lo interpreta assai bene, un abbraccio arlette, andrea......lo spettro vedemmo venire di lontano venire per ghermire, nero di dannazione vita e morte, vita e morte era il suo nome Matri mia, salvezza prendimi nell'anima Matri mia, salvezza prendimi questa é la ballata di chi si é preso il mare che lapide non abbia, ne ossa sulla sabbia né polvere ritorni, ma bruci sui pennoni nei fuochi sacri, nei fuochi alati della Santissima dei naufragati.... http://www.youtube.com/watch?v=CmweqMMfqLE
....o Santissima dei naufragati, vieni a noi che siamo andati....Ho nel cuore questo testo Andrea e vederne qui accanto alcune righe, citate con la passione che ti contraddistingue, mi reca gioia. Il naufragare dei miei versi è il resoconto di coloro che cercano con estrema convinzione la lontananza dalle rotte ed il rischio " voluto" lo ponderano con largo anticipo e con maturità. Sanno che l'alternativa all'agognato luogo ideale (lontano da artefatti) potrebbe essere un fondale che farà loro da tomba...ma se partono, partono decisi a lottare. Ed è li il loro non voler tornare, che ammiro incondizionatamente. Grazie Andrea, per il primo commento; il secondo invece ha bisogno di un GRAZIE. Arlette.
Chi ha potere raramente ha anche le dovute e " doverose " capacità di mettere al servizio di tutti l'equità. Ne derivano le situazioni che conosciamo, con abissali soprusi verso alcune categorie, quasi sempre quelle meno reattive, più vulnerabili. Non sarà così facile però bendare tutti gli occhi e legare le mani; soli...o come più auspicabile adeguatamente capitanati si può essere ottimi naufraghi ...Grazie Cosimo per il tuo parere.
non si vuole tornare dal mare delle speranze, le onde, sopra il mare profondo trovandosi nel mondo. Ivan Petryshyn, APSI
Procedi per tuo conto, con le forze che hai; gli altri avranno modo di ricredersi o continuare a stare sulle loro posizioni....è la vita. Un abbraccio Fabio. Arlette
Esatto Ivan. Se quelle onde hanno per noi un significato di conquista ( della propria dimensione ) non si torna.Grazie per la tua presenza. Arlette
L'assurdita delle vicende che si vorrebbe percorressimo, ognuno ne ha avuto prova, alle volte spogliati anche del solo remo. Ma la deriva in cui ci si viene a trovare alle volte è rinascita, almeno per me lo è stata; dunque alla malora anche il remo, se le braccia e la testa ci sostengono. Sei tornato fra queste poche parole a cui sono legata in maniera particolare e rileggendo i bei commenti degli altri autori colgo l'occasione per salutarli tutti, ovunque essi siano. Ciao anche a te Riccardo e grazie.