PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/05/2014
Carissima, quanto odi questa captatio?
L'amore si cala e l'amore si dispiega
nelle viscere d'un costume rimasto immutato nel tempo
e la dolcezza mia è come l'aria che soffia oggi sui fiori,
mielosa e disgustosa
zuccherosamente nauseabonda
(questa è una tua definizione)

La linea ci guida
parallelli alla via dove fu concepita
la nostra strana malinconia
Là; sento là la nuova solitudine che il monte adombra
e affossa come solo i silenzi san fare
Dimmi perchè per te lasciai la luce,
dimmi perchè alle radici d'un tronco amaro
è sepolto il nostro ricordo;
tu complicavi tutto e tutto esplicavi ed io,
inserito nel mondo come l'ago d'un pino
semplicemente avevo fine
semplicemente acuivo tutto l'incerto
fissando immensi

Nei condannati che cercano pietà
l'ave Maria è una coscienza bambina;
noi la inserimmo nella formula scientifica,
soli poi siamo precipitati senza soluzione
come gli angeli ribelli all'incubo divino
E nelle ore senza voce del nostro piacere
il tuo silenzio mi ripeteva crude parole
- Lasciami qui, lasciami stare,
lasciami così, non dire una parola
che non sia d'amore, per me -
il mio silenzio si rifletteva su nude ore
e nelle parole senza piacere tutta la voce
Noi demoni, noi angeli, figli del dolore
arrovellati in conti senza solide soluzioni,
variabili incostanti della formula mimica
Ave Maria sei una coscienza bambina,
noi condannati che cercano pietà

Delirio amoroso
tu non mi hai mai spiegato il perchè
quel giorno fatale è finita
le partenze non sono mai state i limiti
gli incontri si sono trovati sempre in bilico
adesso ci penso e tutto non comprendo
tu sei partita per tradire il mio amore
E dimmi perchè il rivederti fa male,
dimmi perchè per te lasciai la luce
per l'ombra triste che mi contraddistingue dal mondo
la nostra strana compagnia
è stata una traccia sula sabbia e via
la linea ci guida

Carissima, quando odi questa captatio?
Il dolore si cela e il dolore si ripiega
tra le mura del nostro animo fatto muto dal tempo
e la fortezza mia è come l'acqua che sale oggi sui sassi,
oscura e poliforma
silenziosamente errabonda
(questa è una mia definizione)

Siamo stati fedeli alla linea D.
la mia vita adesso è tutto quello che ho...

.A.G.
(http://www.youtube.com/watch?v=pabhwukntyi)
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struggentemente bellissima ,senza parole solo discesa da una rampa di scale in mtb ,un salutone

il 26/05/2014 alle 18:12

Se è vero che l'amore è l'incontro di due solitudini che cercano di percorrere un tratto di vita insieme , è ancora più vero che la scissione di tale unionione porta ad affrontare la dolcezza della propria solitudine a cui tu riesci con la poesia di dar voce al cuore inteso come mondo intimo e doloroso che non è esterno al tuo essere ma che evidentemente è il tuo essere. Si percepisce quando un autore di poesie vive di poesia ma è anche poesia. Ecco la dolcezza della malinconia e della solitudine diviene ponte condiviso d'anime alla ricerca d'emozionanti sensazioni fino a toccare la carne vivida e dolorosa dell'estasi poetica. Grazie Andrea!

il 27/05/2014 alle 00:34

Originale. Muove emozioni. E' un tornado. Stupenda. Abbraccio. Alessia

il 29/05/2014 alle 19:55

Ti ringrazio paolo, e scusa il ritardo di replica, andrea, ti abbraccio

il 14/06/2014 alle 15:51

ancora grazie fabio, ti abbraccio, andrea

il 14/06/2014 alle 15:52

troppo gentile, mi spiace il paragone col tornado...onorato..ti abbraccio cara ale, andrea

il 14/06/2014 alle 15:52

Grazie a te rosi per aver compreso perfettamente questo scritto, il vero significato della mia solituine...ti abbraccio cara amica, andrea

il 14/06/2014 alle 15:53