PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/05/2014
Hanno vinto loro, i nostromi indelicati,
quelli che non vedono le sottili differenze
fra le onde, e , se le notano, fanno di tutto
per appiattire il viaggio in un lavacro di
stenti.

Loro, gli addetti ai timoni, allo scarico delle
merci che noi riveriamo; tanto basta un solletico
all'alluce per tornare a infeltrirci con le leggende
di marinai grotteschi.

Noi così ci divertiamo. E non accusiamo nessuno.
l'àncora salperà sempre da qualche parte; su di
un'isola di merli incantati, che ci sotterrano di
promesse. O al largo di una darsena avvillita,
dove possiamo incontrare gli ingenui pescatori
ancora aggrappati alle lenze.
  • Attualmente 3.8/5 meriti.
3,8/5 meriti (5 voti)

Si sente che conosci le sottili differenze fra le onde...bella!

il 12/05/2014 alle 19:50

grazie fabricio, un saluto...

il 12/05/2014 alle 20:04

davvero molto bella, mi piacciono le atmosfere marine, portuli, la vita di mare, un valore di genuinità che si è perso e poco si rispetta(vale anche per la vita contadina)...una poesia che si realizza con semplicità e un tono che apprezzo molto...ciao fra, andrea^^

il 13/05/2014 alle 00:19

L'eufemismo, nostromi indelicati, è in realtà un epiteto, come è una accusa a quei pescatori aggrappati alla lenza in cui dobbiamo avere il coraggio di riconoscrci tutti...Una poesia questa che ha il merito di dire non dicendo, e quel non dicendo è di ottima fattura e di immaginifica consistenza, sergio

il 13/05/2014 alle 14:04

bravo :-)

il 13/05/2014 alle 17:09