e niente - compassione,
le parolacce russe e gli spari:
si vede, come uno separi
un'anima dal corpo innocente...
uno ha l'arma,
e la gente,
usando le parolacce,
non si pente-
non ha le armi,
non ha la paura...
un invasore con una bravura
osa uccidere, perche' lasciano farlo,
una parata in Crimea...
un invasore ciarla,
e, qui, qui, corre il sangue del tuo fratello:
'l marciapiede e' stato pitturato in rosso...
un ucraino? russo? malorosso?
la vita giovane buttata nella fossa
per un motivo che non tiene un senso!
lui ha pensato,
come io penso...
e pensano, e mangiano gli assassini,
e bevono con sangue dei vini...
e niente- della paura-
la bravura,
i sassi dei marciapiedi e delle mura,
i muscoli gia' maledetti,
e i cervelli incorretti,
che vogliono un sangue
per un proprietario dell'idea...
non e' la culpa tua,
non e' la culpa mea!
ma uno ordina le morti,
perche' , si', dicono, che sia forte...
non c'e' la legge, non c'e la fede...
si sente e si vede,
come stanno togliendo il diritto
della vita...
e uno con le mani gia' stancate,
la', ponera'
delle candele.
e tutto sara' nero
in questo mondo semi-vero,
contra giustizia, contra l'umanita'...
la vita tolta, la fine dell'eta'.
ivan Petryshyn, isps