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Pubblicata il 28/04/2014
All’occhio l’infinito tremulo
ansante respiro d’intimo istante
amato accoglie dolce ad ala sofferta
l’anima mia a te lasciata sola .
ipnotico scorcio schiusa la valle
diviene cantilena d’oltre eterno
parola sospesa nell’ultim’ora
con in serbo il gioco d’un folle incontro.
scissa mutevole carezza dl tempo
la vacuità ha sapore di fragola
in bocche congiunte accorata lingua
fuoco invaso da orgasmi in ascesa
con la pretesa di vivere in vita.
ora che sei qui accanto al credo
comprendi perché io cerchi
fino a far sanguinare il verso
solo ciò che mi parve d’esser
il vero limite del sentire vivo?
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Vivida l'immagine del verso che sanguina; legittima la pretesa di vivere profondamente il proprio tempo. Questa è l'idea che ne ho tratto, per quel che del sentimento altrui può trarre chi legge. Arlette.

il 29/04/2014 alle 09:22

l'intimo che incontra l'esplicito per un qualcosa di meraviglioso...per la soluzione dell'esistenza...complimentissimi, ciao Rosi cara, a presto, ti abbraccio, davvero brava, andrea

il 30/04/2014 alle 20:28