Qualcuno mi conosce:
le lenzuola sgualcite
del mio letto insonne,
le carte sparse ovunque,
il riflesso opaco del mio specchio,
due, tre o forse più
caffè amari
annegati nell'illusione del mattino.
perfino il viale grigio
tra filari di pali della luce,
che percorriamo in silenzio,
giorno dopo giorno,
ognuno nel cappotto del suo sé,
conosce me.
anche i tuoi occhi
quando si schiudono
nei miei.
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