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Pubblicata il 14/04/2014
Dalle lentiggini furiose il viso di bambina
sul grigio dei muri, corpo d’angelo dall’urlo di fuoco
guarda -le disse la memoria- fioriscono le rughe
dove lacrime trattenute in questo mondo
sono stelle sulla scala della morte e tu
che insegui ancora il sole nel perduto vento .
hai primavere distratte in ciclo disconnesso
nell’ozio d’abitudini di nostalgica sequenza
e le paure sbattono sul cuore come onde
con la pretesa d’arredare gli occhi in sogno.
dalle ferite aperte la vita non sempre si perdona
in memoria s’adagia nel silenzio della stanza occulta
con la tenerezza del viaggiatore al finestrino
che ha smarrito la meta tra le paure dell’arrivo.
il lettino con l’orsacchiotto e il gattino sono lì
a ricordo d’un mondo ormai bambino
e l’uomo dagli occhi bianchi gli sorride
padre dolce sollevando l’anima nel sonno
nel mentre la donna col piatto tra le mani
nutre di calma l’ultimo addio con un bacio rotto.
chiudi gli occhi ora, sei pianto di bambina .
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brava :-)

il 15/04/2014 alle 12:23

Cosimo non so se curare il dilogo con sé stessi ci rende esseri eletti ma una cosa è certa i sentimenti sono voci che bisogna ascoltare pena l'infelicità. Ora questa poesia è stata scritta al ritorno da casa dei mie gwnitori ormai molto anziani e la paura dell'inevitabile ha fatto il resto. Ecco l'ascolto delle fragilità e delle paure è indispensabile senza alcun dubbio! Grazie d'aver lasciato la tua opinione! Ciao Cosimo!

il 15/04/2014 alle 22:38

Grazie Cangio sei stato molto gentile ad aver lasciato un riconoscimento alla mia poesia ma col rischio d'apparire indigesta e antipatica potrei invitarti a non lasciarmi un "brava" come commento che lascia il tempo che trova ma bensì le tue emozioni , le tue sensazioni scaturite alla lettura della poesia. Ecco questo per me sarebbe molto più utile e gradito. Ti invito in breve ad essere la mia cartina tornasole! Grazie dell'attenzione e della pazienza!

il 15/04/2014 alle 22:42

Non è facile ascoltarsi, non è facile mettere a nudo la propria anima. I tuoi versi sono traboccanti di verità e passione e questo li rende vivi. Ho sentito le tue emozioni. Un saluto. Anna.

il 28/04/2014 alle 20:38