un amico che si nutre di brioches volanti e
aranciate offerte dai capigruppo, mi invita a
sedermi con lui sotto il gazebo pullulante
di encicliche sindacali;
vigiliamo assieme per un po', sino a quando
lui non mi prega di venirmi a prendere un
caffé presso il Bar Campanile.

ho la sudaticcia convinzione che qualcosa
stia bollendo in pentola; lui mi tira fuori la sua
spilletta e me l'appunta sulla felpa come un dardo
ingiustificato; “Però, sai che ti sta bene?”

m'informa che la sua lista è qualcosa di nuovo
per il territorio, che hanno un programma in favore
dei disagiati, che lui stesso mira a superare il
primo turno elettorale; poi, chissà...

in questo contesto il caffè tarda tipo mezz'ora,
e comincio a credere che lui sia in combutta col
cameriere; tu lasciameli lavorare un po', inventati
che state sostituendo le guarnizioni,e io alle prossime
elezioni ti faccio fare il cappuccinatore personale
dell'aspirante sindaco.

“Sai, Flavio, dovrei proprio andare...”
neanche sparandogli in gola una raffica di proiettili
al napalm, avrei potuto fermare la sua lingua salterina;

“Che ti serve? Una dilazione trimestrale delle tasse?
Bene, io sono con te. Anche tu sei stanco dei ritardi
sulla bonifica dell'amianto? Io sono stanco più
di te. Ti serve una mano per...”
Eh no! Gli faccio segno che la sua compagnia in bagno
proprio non mi aggrada. Lui ci resta quasi male,
sconfina nelle bambinesche prolusioni di uno scolaro
in debito d'interrogazioni.
“Tu mi conosci; io so tappare bene i buchi laddove
serve; ho fiato e rapidità per certe cose.
la mia bocca riesce sempre a entrare nei gabinetti
comunali.”

esco con l'imbarazzo che mi ha appena seghettato
lo stomaco.
finalmente arrivano i caffé; il galoppino mi strizza
l'occhio, porgendomi tovagliolo e volantino con il
marchio Libere Frontiere.
“Allora,” riprende Flavio, “ sarai con noi giovedì
all'adunata nel“Dietro Soft”?.
riesco finalmente a corazzare i miei polmoni,
nel caos intestinale che mi lascia poca tregua;
“Mi dispiace Flavio, ma io voto per Antica Carreggiata.
sai, sono ancora etero.”