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Pubblicata il 03/12/2002
Per favore non urlate la rabbia tra sorelle,
lasciate che dorma sereno il mio sonno, lì,
dove avete riposto i pochi brandelli di stoffa a riposare.
Nella mia nuova dimora,
da poco si è spenta la luce ed ha cantato il gallo,
ed odo, continue, le voci emozionate pregarmi;
ho senzazione di rugiada sui fiori
che delicati posate ad adombrare la mia culla
e mai ritorneranno alla vita;
goccioline che appassiscono il mio ricordo
con il fuoco del dolore.
Non destatemi con le vostre imprecazioni,
pregate per voi e la vostra vita,
c'è ancora tempo per il buio,
quando altri occhi si imberranno di pianto,
sconsolati come i vostri oggi.
Per favore non parlate sulla mia tomba,
il silenzio è sufficiente a sentire dolore,
lasciatemi dormire il sonno di bambino,
per tornare a vivere riposato
non svegliatemi proprio ora che vago in ogni luogo,
trascinato nell'eterno riposo
dal vento a voi sconosciuto
della vita eterna.
Se poi un giorno udirete la mia voce,
io sarò ancora là,
dove per tanto tempo mi avete trovato cercandomi;
dove tante volte si è spenta la speranza di vedervi felici
come l'ultimo bacio sulle mie stanche membra
prima di sparire nel buio infinito.
Cercatemi nelle mie cose,
nella mia casa mortale
che tanto affetto vi ha donato
e tanto amore può farvi ritrovare.
Pregate per voi,
c'è ancora tempo per il buio,
quando altri occhi
si imberranno di pianto
senza che siano consolati
come i vostri oggi.
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molto dura e ricca di emozioni ... ester

il 04/12/2002 alle 09:08