PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/04/2014
in un confuso vivere
ho toccato punte di depressione
che sussurravano solo la parola “morte”
in quei giorni lunghi di solitudine
cercavo solo un soffio di vento
che facesse alzare di qualche centimetro la mia sfottuta anima
in quei pesanti giorni
dove gli altri ti vedevano camminare tra loro
mentre tu
ti sentivi strisciare sul freddo asfalto
aspettando l’ipotermia
tra i cartoni del Despar
che ti facevano da casa e da letto
da tutto
e da niente che era
stelle luminose nel cielo nero
veleno sciolto nelle vene
sempre e solo quella lurida parola nelle tempie”morte”
cerchiamo la tranquillità di poter respirare
tenendo le labbra ed il naso
fuori dalla melma
come troppi sognavo castelli
guardando case popolari
immaginavo forme nelle nuvole
che correvano verso il mare
il tipo dietro il bancone mi versa da bere
in un bicchiere giallastro e opaco
i bar man di tutto il mondo
si riconoscono per il loro sguardo assente
che fissa il nulla dei loro pensieri
siamo rimasti solo in sette nel locale
sette culi dolenti per gli sgabelli in legno
barba bianca
che è quello che detiene il record d’ore in postazione
si e fatto furbo
facendosi un cuscinetto con i tovagliolini da caffè
il sangue di dio
mischiato con la gassosa
ia luce dei neon
che si perde nella coltre di fumo
troppi perché
che danzano nella testa
vite sdraiate
sul fondo di una bottiglia!
  • Attualmente 3.25/5 meriti.
3,3/5 meriti (4 voti)