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Pubblicata il 02/04/2014
Notte rigida e bella.
tra poche nuvole bianche che sanno di neve
compare la luna,
dietro la collina.
bianca, con i corni rossicci,
s’alza lenta sulle campagne.

da levante spira un vento polare
che ghiaccia l’aria
e fa la barba agli aghi incalliti
del pino alto e antico.

nel cielo scuro e sereno
le stelle, perse nella fregola dell’orgia,
si abbandonano all’eterno destino
e cadono nel vuoto,
roteando come girandole,
spaccandosi come bolidi,
infiorandosi come fontane luminose.

e mi vengono addosso, a sciami,
e mi bagnano la fronte ardente
e mi dissetano la bocca riarsa,
carezzandomi, dolcemente, il viso
e gli occhi bruciati.

nel buio la strada corre
come una cometa in sfacelo
e mi sembra di perdere
ogni senso di gravità.
e il mio pensiero
solca gli spazi della trepidazione
con un volo audace
simile a quello delle meteore.
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Una notte da sogno per una poesia speciale.Complimenti!!!

il 03/04/2014 alle 09:47