Una colata di gelidi tetti, in mezzo al disputato
andirivieni; di ruspe svagate che mordono il
sonno ai nidi bendati, coperti da segature
fredde, nell'apice di canape sciolte.
liane inclinate guastano per un po'
i fori di cemento allungato;
particolari di una villetta stantuffata di
resine e plastico bianco.
nel fondo una muffa più acerba, fa da
canovaccio alla spettrale corteccia
irradiata da quaderni di sole sbarazzino.
là, per qualche mobile anfratto, una
covata di albanelle cerca una preda
da collaudare; benché il terreno trasudi
ancora del livore delle botole sull'anonima
carreggiata.