PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/03/2014
Le ossa delle parole sono fragili
i silenzi sanno di osteoporosi
Briciole sono quei sentimenti
e gli uccelli hanno liberato i percorsi
passati si confondono
ed i futuri forse si perdono...

La primavera ha lasciato i suoi rifugi
e le nevi sono emigrate verso il cielo
solo un corpo resiste ed assiste
come una montagna che scompare piano
al risveglio dal silenzioso perché
Una culla di mille foglie smeraldine
e la musica di mille api libere in cielo
solo un corvo assiste ed insiste
come un sentimento ritorto che resta solo
incapace di colorare le nuove albe

Ma essere come sempre si è, è vivere?
Ma essere legati sempre a sé, è vivere?
Vivere non significa rimanere immobile;
come il vento che sale e scende,
come l'onda che s'abbatte e poi si riprende
vivere come la neve per fiorire al sole,
esistere per non rimanere anime sole
come il corvo che sale e scende,
come l'acqua che lascia e poi tutto riprende
vivere come le nuvole salvando il sole,
esistere per non essere sasso immobile

La solitudine ha invaso i nostri ricordi
e le voci sono evaporate nel cervello
solo un volto resiste ed assiste
come una spiaggia che si sgretola piano
al silenzioso risveglio dal dolore
Una tomba di mille funghi senza spore
e la cadenza di mille pianti nel cervello
solo un corvo assiste ed insiste
come un sentimento pronto a dare conforto
scoprendo le sfumature della notte

E resistere è sempre sufficiente, ci fa vivere?
E resistere è sempre semplice, aiuta a vivere?
Per vivere non basta uno scudo impenetrabile;
come il diamante che non si scalfisce,
come il carapace che si scheggia ma resiste
vivere come la lucciola per accendere il buio,
esistere e non morire soli come i topi al buio
come il corvo che va e non s'intimorisce
come l'acqua che ghiaccia e non imputridisce
vivere come le nuvole liberando pure il buio
esistere per non essere un vuoto indistruttibile

Le ombre delle parole sono difficili
i profili ricordano sentieri nodosi
Briciole sanno di mute assenze
e gli uccelli hanno invaso i luoghi
futuri che si colmano
ed i passati forse si perdonano...

.A.G.
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (4 voti)

Andrea in questa ci vedo un po' di rassegnazione e tristezza ,ma conoscendoti ti sei immedesimato , tirando fuoi un ennessimo capolavoro ,una delle cose che chiedo prima di addormentarmi ,e' che il mio Dio vegli sempre su persone come te ,perche' io ci conto e non sai quanto indifferentemente, che sia maschio o femmina ,un salutone

il 17/03/2014 alle 18:37

Ancora una volta fai una profonda analisi introspettiva, alla ricerca di qualcosa che rompa l'ineluttabile monotonia dell'esistenza. Vivere non è stare immobili, ma procedere e viaggiare. E' vero, ma non sempre lo si può fare. Andiamo avanti, Andrea, sicuri che ci saranno nella nostra vita momenti di esaltazione, come anche tristi ripiegamenti. Ti abbraccio

il 17/03/2014 alle 23:59

Quest'oggi,dopo questa lettura, avrò molto da pensare. Bravissimo,davvero

il 18/03/2014 alle 07:15

Ti ringrazio sempre delle tue buone parole della generosità, pur non pregando io tengo sempre nei pensieri chi sento amico e chi sento vicino, questo testo non voleva essere triste a dire il vero, nè rassegnato, anzi voleva sottolienare che nonostante le difficoltà, invece di chiudersi e credere che stare immobili nel proprio dolore o qualunque sia il problema è sbagliato, ma bisogna vivere quel travaglio e superarlo, quindi questa poesia è un canto di speranza...ti ringrazio e abbraccio, andrea

il 20/03/2014 alle 01:02

sapevo avresti compreso caro amico, Ignazio che dire di più...grazie ti abbraccio,andrea^^

il 20/03/2014 alle 01:03

Spero che i pensieri non ti abbiano occupato in modo negativo cara elena, ti ringrazio davvero, un carissimo saluto a te, andrea^^

il 20/03/2014 alle 01:04

la tua tristezza mi coinvolge tanto , delle volte non riesco a esprimere il mio parere , ma posso dirti che mi ritrovo in molti tuoi scritti . scusa se non faccio una spiegazione alle tue parole perche' mi colpiscono troppo. pupetta.

il 20/03/2014 alle 09:17

ti ringrazio cara pupetta, quando un sentimento è sincero le spiegazioni non servono, grazie davvero, andrea^^

il 21/03/2014 alle 19:18

Le ossa delle parole sono fragili...condivido! Piaciuta. :-) Anna.

il 12/05/2014 alle 23:24

grazie del passaggio e dell'apprezzamento, ciao, andrea^^

il 13/05/2014 alle 00:08