La misura è colma
tentavo di dimenticarti ma adesso
in pieno respiro libero su di te
onda su onda mi schianto
una matassa inspiegabile di nodi e desiderio
la carezza,la mano forte sul mio corpo
in schiuse fragili
quanto manca al fiato la tua saliva
la tua bocca umida che cede il passo
a un passo più saccente,veloce dentro me
e cerco una strada per soccorrermi
da questa frenesia di sensi
la riva più vicina le tue braccia
la mia schiena rivolta all'imbarazzo della luna
che affonda smaniosa nel suo enigma di nubi .
tra i vetri si affaccia il primo gemito di luce
riprende l'auto la sua folle corse
e noi sudati muti nel gorgo osceno del mattino