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Pubblicata il 14/03/2014
Ho accolto bulbi nel mio scrigno
veste dopo veste le odalische
piangevano con la mezzaluna
dal doppio manico dondolante
tutte le promesse dalle teste
di tubero bitorzoluto d'amore
e mi hai pensato ragionevolmente
la notte che era passata da un minuto
sul mio costato non molto caro ma
nemmeno straziato da lance
imbevute nell'aceto balsamico
così hai riavvolto il nastro rosa
ed io ti ho risposto girando la manovella
dietro allo specchio nudi paraventi
lamellati a origami di fiordaliso
m'hai sussurrato, cosa?
scusa puoi ripetere ero intento
a contare le evoluzioni delle mosche
ma stizzita sei volata via
come una farfalla che si pensa aquila
direttamente in bocca a un merlo
fischia ogni giorno sul mio davanzale
devo cambiare gli elastici alla fionda.
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