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Pubblicata il 14/03/2014
ho bisogno di drenare un po'
di quest'enfasi da attaccamento
al rituale quotidiano;
di solito mi affaccio perentorio
a sputacchiare sulle linee di
auto posteggiate, nello spazio
che una marchesa villana ha comprato,
per farne ufficialmente un parco attrazioni privato per i bimbi del quartiere.

invece lei, la filo-russa, si è dapprima innamorata del doblone isterico delle
banche, e poi ha spremuto la carcassa
di un ingegnere edile, membro della
giunta comunale.

così i bambini vanno a giocare
nello spiazzo a pochi passi da
una discarica liquefatta, dove ad accoglierli ci
sta una scritta scarnita che un tempo
recitava;
"quivi costruiremo il parco giochi
samarcanda".
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della serie: prendo i soldi e il parco te lo fai da solo?

il 15/03/2014 alle 11:10

della serie; costruisco un posteggio privato e ben attrezzato. Per il parco pregasi arrangiarsi...

il 15/03/2014 alle 11:16

Per i soldi...asta la vista: e poi la filandrocchia, termine Napoletano per i furbi. piaciuta eclisse.

il 15/03/2014 alle 15:35