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Pubblicata il 13/03/2014
Tanti Mylady gli otto marzo che ci hanno trovati
intenti a scrivere ed a leggere in questo riflesso di ricorrenza
un pò clichè un pò evenienza un pò altro ancora,
con la voglia e l'intenzione di dire e di ascoltare
cose che facciano intendere quanto e come
la nostra apprtenenza a generi disparati
possa essere una ricchezza ineguagliabile di differenze,
una condizione genetica imprescindibile per noi e due,
per albergare emozioni passionale e desiderio:
na maniera difforme di provare emozioni,
stati d'animo sentimenti anche.
uno sguardo dipinto d'occhi ineguali che compongono
una più corretta visione di ciò che è, e di quello che anche potrebbe,
una rimando d'onda in questa battigia di vita
che ci spinge e trattiene, ci allontana
o getta tra gli scogli di fortunale o d'approdo.
trovare in questa nostra differenza
una ineguagliabile fonte di di magnetica attrazione
unico strumento di percezione di feeling tra due entità
distinte e separate, lontane, aggregate a universi antipodi di vita,
comprendere che solo questa disuniformità
ci ha permesso d'innamorarci di un pensiero esterno alla nostra anima,
di un sentire altro eppure così duale corrispondente
e sovrapponibile così intimo nella sua estranea antentica unicità.
e' per tutto questo e altro ancora che sarà a venire
per il quale useremo altre parole per dire,
che io ora ti dico donna, e nullaltro, sino al compimento del tutto
sino all'inizio di una nuovo termine
sino a che dirlo racchiude questo mistero di spartizione eterna d'anime.

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Pricipa' se la donna fosse solo l'otto marzo saremmo rovinati ,piaciuta la tua riflessione tramutata scrittura ,un salutoneeeeeeeeeee

il 13/03/2014 alle 15:38

D'accordo con te, gpaolocci... grazie per avere lasciato un segno...sergio

il 14/03/2014 alle 13:35

Sergio approfitta dell’otto marzo per rinforzare il suo concetto di donna già molto alto. Ne fa un’analisi difficile ma accorata. Seguendo un ritmo crescente, misto a emozioni, passioni, desideri e quella magnetica attrazione che lo ha legato e consacrato alla sua donna, raggiunge toni di elevata dolcezza. Un amore così intimo che è felice di chiamarlo duale corrispondente e sovrapponibile. Commoventi questi versi. Esprimono il percorso felice di una “battigia di vita” insieme: una battaglia si, ma combattuta con piacere e sfociata in una lodevole “spartizione eterna d'anime”. Bravo Sergio, il mio encomio.

il 25/03/2014 alle 15:45

Ti ringrazio Ugo per le tue parole di apprezzamento per questo mio scritto che è un tentativo maldestro di ricerca dei motivi per cui è nella donna e dalla donna che io ricevo ricavo e percepisco suggestioni sentimenti stimoli ed attrazione anche, in una difformità di genere che ci rende così altro reciprocamente. Ma mi accrogo che mi sono cimentato in una operazione troppo complessa e articolata per essere affrontata e portata a compimento con i miei limitati mezzi espressivi .. Grazei Ugo, Sergio

il 27/03/2014 alle 05:52

Io esprimo un mio parere personale ,caro Sergio, l'otto Marzo è un giorno dove non si festeggia la donna, ma si ci si ricorda un evento luttuoso dove donne perirono in una fabbrica di New YORK La donna va festeggiata tutti i giorni. Dora

il 28/03/2014 alle 17:36

Cara Dora, ti pare che il mio scritto sia il festeggiamento di una ricorrenza ?? se si, temo di avere sbagliato ogni cosa relativa a questo scritto....con affetto sergio

il 29/03/2014 alle 05:44

io donna, ogni qualvolta mi si regala un pensiero gentile salgo al settimo cielo....Grazie per il tuo scritto anche a me dedicato.....Gabriela.

il 08/05/2015 alle 19:29